Biografia artistica

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LUCIA MAZZARIA

Lucia Mazzaria, figlia d’arte, nasce il 3 gennaio 1966 a Gorizia.



Dopo gli studi musicali e di tecnica vocale svoltisi con i genitori, si affida a noti maestri collaboratori quali C. Strudthoff e H. Lawson.  A soli diciannove anni vince il secondo premio al Concorso internazionale di Rio de Janero e il primo al “Concorso Puccini” di Lucca.


Il suo debutto professionale avviene a Trieste nel 1986 con il “Requiem” di Faurè, cui fa seguito, proposta da Giovanna Lomazzi, l’incisione del suo primo disco, “Adriano in Siria” di  Pergolesi, edito da Bongiovanni.           

Il salto al palcoscenico operistico è immediato e, nel marzo del 1987, debutta nel ruolo di Mimì ne “La Bohème” di Puccini al Teatro La Fenice di Venezia, sostituendo Renata Scotto. La critica la consacra come erede di Mirella Freni (“La Freni anni 80”- Il Gazzettino, marzo ’87 ).  Fa seguito a questo debutto un periodo di grande crescita professionale ed artistica che la porta in breve tempo ad essere apprezzata nei palcoscenici di tutto il mondo compiendo negli anni successivi un excursus vocale che pochissime cantanti nella storia dell’opera possono vantare.


Pochi mesi dopo, debutta il ruolo di Micaela nella “Carmen” di Bizet a Rio de Janero, e con lo stesso ruolo arriva ad Amburgo per il suo debutto in Germania; successivamente lo canta anche a Chicago, al suo debutto alla Lyric Opera, e più tardi a Bilbao.

Viene nuovamente chiamata alla Fenice per “Turandot” nel ruolo di Liù con la regia di Ponnelle,  cui segue l’immediato approdo al Teatro alla Scala con Lauretta nel “Gianni Schicchi” diretta dal M.Patanè, Mimì e Liù,  quest’ultima nella storica produzione di Zeffirelli diretta dal M. Maazel, con la quale partecipa anche alla tournée preolimpica in Corea e Giappone.  Sempre nell’ambito delle produzioni scaligere si annovera il suo primo approccio con il repertorio russo, nel ruolo della Zarina Militrissa ne “La Fiaba dello Zar Saltan” di Rimski Korsakov, con le scenografie di G. Aulenti e la Regia di Ronconi al “Valli” di  Reggio Emilia , al “Nuovo” di Milano e l’anno successivo alla Scala.

Successivamente canta ne “La Bohème” ad Arezzo, in “Turandot” a Reggio Emilia, Modena e Parma con la regia di Pizzi e lo Stabat Mater di Pergolesi con l’Orchestra della Rai di Napoli. 

Il suo ritorno alla Scala è segnato dal primo incontro con il M. Muti in “Orfeo ed Euridice” di Gluck, per la regia di De Simone.

Debutta quindi negli Stati Uniti a Minneapolis con “La Bohème”, e partecipa alla Tournée in Russia del Teatro Alla Scala con “Turandot”.

Con il ruolo di Mimì ne “La Bohème” di Puccini si afferma definitivamente a livello internazionale, da  San Paolo del Brasile con la regia di De Ana,  a Houston, Chicago, al Met con la regia di Zeffirelli, ad Amburgo, a Bonn, Dusseldorf e Mannheim, alla Staatsoper di Vienna, nuovamente con Zeffirelli, a Zurigo, a Montecarlo diretta dal M. Gelmetti, e Lisbona, e, in Italia, a Bologna, con due produzioni, fra le quali la sua ultima diretta dal M. Gatti; all’Arena di Verona con la produzione e regia di Montaldo; a Genova, a Roma sotto la direzione del M. Oren, a Macerata e nuovamente alla Scala, toccando le duecento recite.

Alla più famosa Mimì ha affiancato anche lo stesso ruolo nella meno nota “Bohème” di Leoncavallo alla Fenice, dove è stata realizzata l’incisione discografica edita dalla Nuova Era.

Nella storica “Traviata” fortemente voluta dal M. Muti alla Scala nel 1990, ha cantato il ruolo di Violetta con la regia di Liliana Cavani.

Si cimenta anche nel Musical con “West Side Story” in forma concertante, a Stoccarda  diretta dal M. Gelmetti e a Monaco di Baviera, sotto la direzione del M. R. Abbado alla Hercules Saal.

Il suo debutto al Covent Garden avviene con il ruolo di Liù in “Turandot”,  diretta da Sir Colin Davis e con la regia di Serban. Con questo, che è stato uno dei suoi ruoli preferiti e caratterialmente più congeniali, ha ricevuto consensi unanimi ad Amburgo con la regia di Del Monaco, Vienna, Chicago sotto la direzione del M. Bartoletti, San Francisco, produzione della quale è stato realizzato un notissimo DVD, Bilbao e, in Italia, di nuovo alla Fenice nella stagione del Bicentenario, e successivamente a Firenze nell’ambito del “60° Maggio Musicale” con la regia di Zhang Yimou, regista del film “Lanterne Rosse” e sotto la direzione del M. Mehta, con il quale canta poi la sua ultima produzione di questo ruolo a Tel Aviv, con la Israel Philarmonic Orchestra.

Ritorna al repertorio russo alla Fenice con una splendida produzione di “Eugenio Onegin”  con la regia di  Serban nel quale dà un’interpretazione memorabile del ruolo di Tatiana, menzionata dal regista Patroni Griffi per l’intensità espressiva.

A Colonia debutta il ruolo di Amelia nel “Simon Boccanegra”, che canterà successivamente anche a Venezia, alla Fenice con la regia di Pier’Alli e al Palafenice, a Bonn, Amburgo, Strasburgo, Mulhouse, e a Bologna Ravenna e  Ferrara sotto la direzione del M. Bartoletti, a Parma, Modena e Reggio Emilia ed a Firenze.

Debutta a Napoli il ruolo di Margherita nel “Faust” di Gounod e alla Fenice quello di Antonia ne “Les Contes d’Hoffmann”, che canterà anche alla Scala, sotto la direzione del M. Chailly.

Nel 1994 affronta per la prima volta il ruolo di Desdemona nell’ “Otello” di Verdi a Zurigo; lo canta nello stesso anno a Bratislava con il grande Carlo Cossutta, e successivamente a Coblenza a fianco di R. Kollo, a Wiesbaden con G. Giacomini, a Reikyiavik e ad Amsterdam, dove ritrova il M. Chailly, con una produzione trasmessa dalla principale rete televisiva Olandese.  Dopo tali successi, la sua Desdemona approda anche in Italia, a Bologna sotto la direzione del M. Thielemann, ed a Macerata diretta dal M. Renzetti e a fianco a Vladimir Galouzine;   infine, la ripropone ad Oviedo e, con enorme successo di pubblico e critica, a Tokyo al New National Theatre.

In Giappone aveva nel frattempo debuttato la “Messa da Requiem” di Verdi all’NHK sotto la direzione del M. Gelmetti, produzione trasmessa dalla televisione nipponica e americana. In seguito, per lo stesso titolo, il Maestro la chiama anche a Stoccarda, dove viene anche realizzata l’incisione discografica per la Serenissima.  La collaborazione nel repertorio sacro con il M. Gelmetti è proseguita con lo “Stabat Mater” di Rossini a Genova, mentre la sua esperienza con il Requiem verdiano è continuata a Valencia, in Norvegia con la Trondheim Symphony Orchestra e, nel gennaio del 2007,  con l’ “Arts Academy” a Roma.                   

Torna a Macerata per due edizioni di “Carmen” con la regia di Deflo e a Firenze canta “The Bells” di Rachmaninov.

A Stoccarda incide per la Hansller Classic la “Petite Messe Solennelle” di G. Rossini, e debutta alla Beethoven Saal nel ruolo di Margherita del “Mefistofele”,  che canta anche a Colonia.

Al Teatro dell’Opera di Roma debutta il ruolo di Suzel ne “L’Amico Fritz” con la regia di Simona Marchini e a San Paolo quello di Alice nel “Falstaff” di Verdi, che canterà poi al Palafenice con la regia di De Simone e a Palma di Maiorca.

Non mancano nella sua carriera le esperienze con Mozart con il ruolo di Donna Elvira nel “Don Giovanni”, a Oviedo e Bilbao, e con la “Messa da Requiem” proposta anche alla Basilica di San marco a Venezia; e con i ruoli belcantistici quali Giulietta ne “I Capuleti e Montecchi” a Treviso, in coppia con Luciana D’Intino, e Saffo nell’omonima opera di Pacini, a Reggio Emilia in occasione della prima ripresa della versione integrale in epoca moderna.

Debutta nel ruolo di Aida al Cairo, ai piedi delle piramidi nella piana di Giza, vi ritorna per l’edizione successiva, dopo averlo debuttato anche in Italia al Palafenice; successivamente è chiamata a cantarlo anche a Reikyiavik.

Torna a Verona, al teatro Filarmonico, con “Suor Angelica” e anni dopo per il “Requiem di Donizetti” diretto dal M. Lu Jia e per un Gala lirico per i ministri europei.

In occasione delle manifestazioni per il 500° anniversario della scoperta del Brasile, debutta a San Paolo il ruolo di Cecì ne “Il Guarany” (opera nazionale brasiliana) di A.C. Gomez, che porterà anche a Rio de Janero.


Dopo una pausa dovuta alla maternità, ritorna al teatro affrontando il repertorio di soprano drammatico, con un primo importante debutto nel 2003 a Jesi e Fermo nel ruolo di Abigaille nel “Nabucco”, del quale “L’Opera” ha scritto: “Il salto dai suoi precedenti ruoli di soprano lirico ad Abigaille era grande e pericoloso ma il risultato è stato sorprendente. Ha affrontato questa tessitura mortale con assoluta sicurezza senza lasciar trapelare lo sforzo, esibendo acuti lucenti e centri solidi, non ha avuto problemi nei salti micidiali nel canto di sbalzo e nei passaggi di stampo ancora belcantistico: tutto questo senza aver perso la morbidezza nel cantabile e (nei rari ma importanti momenti in cui questo personaggio lo richiede) la dolcezza dell’espressione” (M. Mariani). Il successo di questo debutto le vale immediatamente la scrittura per lo stesso ruolo nel prestigioso ambito delle manifestazioni preolimpiche di Atene al teatro romano Herodes Atticus ai piedi dell’Acropoli.

Nel 2004 è chiamata a sostenere un nuovo importante approccio con la vocalità drammatica nel ruolo di Turandot al Teatro Sao Carlos di Lisbona, sotto la direzione del M. Pesko e per la regia di Serban (con i quali aveva già cantato nelle vesti di Liù), conseguendo un ulteriore successo. Come Turandot viene quindi invitata anche a Catania, e di lei  “L’Opera” scrive: “Si è rivelata una principessa espressiva e partecipe, vocalmente dotata di intense risonanze, di fraseggio incisivo e dal notevole dominio tecnico” (S. Patera).

Si cimenta nel frattempo anche nel repertorio contemporaneo, interpretando il ruolo di Maria nell’opera “Salvo D’Acquisto” di A. Fortunato, eseguita a Treviso, in forma concertante, nel 2004 a fianco del grande Ugo Pagliai in qualità di voce recitante.

L’anno seguente è al Teatro dell’Opera di Roma, prima come Santuzza in “Cavalleria Rusticana” e poi come Turandot, diretta dal M. Lombard, ruolo con il quale si esibisce anche in Giappone, a Kawasaki e alla Suntory Hall di Tokyo, espressamente richiesta dal M. Soudant.

Dopo queste ulteriori conferme,  nel 2006 ritorna a Catania debuttando il difficile quanto selettivo ruolo di Gioconda con la direzione del M. Renzetti, ottenendo notevoli apprezzamenti della critica fra i quali: “Lucia Mazzaria ha una voce superba nelle impennate e dolce nei momenti dell’affetto, carezzevole e decisa: riesce a condensare in questo dramma tutta la gamma sentimentale romantica, cioè tutte le esigenze canore dell’opera lirica” (S. Sciacca). Di questa produzione è edito il DVD della Kicco Music.

Nello stesso anno ritorna a Roma con “Turandot” nella stagione estiva alle Terme di Caracalla, con la regia di Brockhaus.


Parallelamente all’impegno operistico, ha svolto una considerevole attività concertistica, nella quale spiccano alcuni eventi “storici” quali il “Concerto per il Bicentenario della Fenice”  diretto da Georges Pretre (1992),  edito dalla casa discografica Mondo Musica, e il “Concerto per la riapertura del Teatro Verdi” di Trieste (1997), entrambi trasmessi dalla RAI, quest’ultimo alla presenza del Presidente della Repubblica.  Ha cantato numerosi Galà lirici in  tutto il mondo, in particolare a San Paolo, Toronto, Minorca (Maratona Lirica, edito dalla casa discografica Discmedi-Blau), alle isole Canarie, a Brescia, al Teatro alla Scala,  in una tournée europea con A. Bocelli sotto la direzione del M. Maazel e, per l’Accademia di Santa Cecilia, con la selezione del “Macbeth” verdiano.  Si è esibita frequentemente in recital solistici, uno dei quali al Teatro Chiabrera di Savona sotto il patrocinio del Teatro alla Scala, con un programma interamente dedicato a musiche di F. Cilea accompagnata al pianoforte dal M. R. Kettelson; uno al Teatro La Fenice, quindi al nuovo Auditorium di Santa Cecilia, accompagnata da L. Magiera e al Politeama Rossetti di Trieste con l’Orchestra Filarmonica del Teatro Verdi.

Nell’ambito del “Festival Luis de Freita Branco” di Lisbona, nel 2005 ha iniziato ad affrontare il repertorio liederistico tedesco con orchestra, cantando i “Sieben Fruhe Lieder” di A. Berg e i “Drei Gesange” op.9 di P. Hindemith.

E’ stata nuovamente Abigaille in una nuova produzione di “Nabucco” al nuovissimo festival “Operaenelconvento” alla Palma alle Isole Canarie e si è nuovamente esibita, in coppia con il marito il Maestro Alessandro Pierfederici, in diversi recital.



Ha ricevuto tre premi alla carriera: Il “Mafalda Favero” a Cento di Ferrara; il “Carlo Cossutta” a Trieste e il “Pia Tassinari” a Faenza.


È stata membro della commissione giudicatrice del 17° e 18° “Concorso nazionale di musica vocale da camera” di Conegliano Veneto.


Dal 2000 sta affiancando, assieme al marito, M. Alessandro Pierfederici, alla carriera di cantante l’attività di insegnante di tecnica vocale per la quale ha una vera vocazione.

E’  stata docente al conservatorio “G.B Martini” di Bologna  al conservatorio “Dell’Abaco” di Verona e al Cantelli di Novara.


Fra i suoi impegni sono da ricordare un prestigioso concerto dedicato a G. Puccini, a Roma sotto il patrocinio della Città del Vaticano; un concerto dedicato alla memoria del grande Luciano Pavarotti; il ruolo di Abigaille nel “Nabucco” a Lanzarote, in occasione del primo evento operistico nella storia dell’isola, con una nuova produzione del festival Palmero di Operaenelconvento; un concerto di Gala sempre a Lanzarote, a Las Palmas e a La Palma con la partecipazione del grande Giuseppe Giacomini. Ha cantato anche in un concerto all’Isola del Giglio alla presenza del grande Maestro Uto Ughi.

E’ tornata a Santa Cruz de La Palma per un concerto benefico “Voces contra el fuego” a favore degli abitanti di Fuencaliente, cittadina totalmente distrutta da un incendio e si è esibita a Los Angeles presso l’istituto Italiano di Cultura assieme al Basso Andrea Silvestrelli e al Maestro Alessandro Pierfederici e sempre a Santa Cruz de La Palma ha partecipato ad un Gala dedicato a Mozart


Dall’aprile 2008 è socio fondatore dell’Associazione Musicale “Musicaemozioni” (www.musicaemozioni.it) Per dedicarsi alla formazione dei giovani talenti e per seguire l’organizzazione dell’associazione, Lucia Mazzaria ha lasciato le scene dedicandosi esclusivamente all’attività concertistica. E’ stata protagonista assieme al marito, il Maestro Alessandro Pierfederici, di un Salotto Musicale dedicato alle romanze celebri della Belle Epoque, primo evento realizzato dalla sua associazione, con la quale si è esibita a Bologna in un recital Wagneriano e curando una serata interamente dedicata agli allievi della sua scuola di canto. Sempre per Musicaemozioni, ha partecipato al salotto musicale “Passione, seduzione, colpa e maternità” ed ha sostenuto un recital a Santa Cruz de la Palma in occasione del gemellaggio fra la sua associazione ed A.C.A.P.O., associazione musicale Canaria. È tornata quindi a  Bologna, partecipando ad un concerto del Socio Onorario Andrea Silvestrelli e ad uno interamente dedicato alla musica francese dell’Ottocento.

Sempre con Musicaemozioni, Lucia Mazzaria è stata nuovamente a Bologna con il concerto lirico “Intrecci amorosi e amori contrastati”; ha partecipato alla serata dedicata all’associazione ACAPO di Santa Cruz de La Palma “La storia della Spagna nell’opera lirica” a Villa Correr Pisani di Biadene e nello scorso agosto ha tenuto, assieme al Maestro Pierfederici, un Master Class di canto all’isola de La Palma.

Ha partecipato ad un Liederabend a Palazzo Albrizzi di Venezia in collaborazione con l’Istituto Italo Tedesco di Cultura, cantando,  di G. Mahler, i “Lieder eines fahrenden Gesellen” che ha poi riproposto anche a Bologna e a Treviso.

Si è esibita anche in Grecia, all’isola di Zante, in un concerto di musica sacra ed ha tenuto, quale  docente, a Santa Cruz de La Palma il secondo Master Class “Vacanza Studio” e conseguentemente a Lisbona in collaborazione con il Conservatorio Nacional e l’Istituto italiano di Cultura

A Bologna si è esibita, nell’ambito del San Giacomo Festival, in un Liederabend  interpretando gli Zigeuner Lieder di Dvorak che ha portato anche a Milano presso la Sala Alda Merini. Nuovamente a Bologna ha interpretato la musica da camera di Richard Wagner e recentemente si è esibita nella musica da camera spagnola cantando le musiche di De Falla, Rodrigo e Montsalvatge


Ha tenuto due Master Class di interpretazione e tecnica vocale presso il Conservatorio Nazionale di Lisbona


Attualmente insegna presso il Conservatorio Campiani di Mantova